Skip to main content

Con l’appuntamento dello scorso weekend si è conclusa la kermesse letteraria che ha coinvolto oltre 250 ferrovieri provenienti da tutta Italia. 

Oltre 100 i libri in concorso, 15 i finalisti annunciati sabato 22 giugno, tre per ogni categoria: si è concluso ieri Treni di parole, il primo festival letterario dedicato ai ferrovieri. Un successo inaspettato che ha coinvolto oltre 250 ferrovieri provenienti da tutta Italia. A vincere il contest letterario sono stati: Marco Quarin con “Il Bosco di Marx” per la narrativa, Luigi Ditella per la sezione poesia con “Sul binario per Matera”, Luca Morici con “Viaggio al centro del cervello” per la saggistica, la sezione storia delle ferrovie è andata a “Due vite, tante vite” di Armando Bussi, la menzione speciale è andata a “Storia di Libro” di Daniele Trucchia. A partecipare alla serata di gala dedicata alle premiazioni ospiti legati al mondo ferroviario, come il Presidente di Trenitalia, Stefano Cuzzilla e della cultura, come Diego De Silva, Angela Torri, Antimo Ceparano, Amedeo Colella. Commovente il momento tra Gabriele Bonaiuti, storico capotreno salernitano ultranovantenne che in divisa ha incontrato l’attuale Presidente di Trenitalia, donandogli un lavoro letterario “familiare” in cui ha raccolto tutti i momenti vissuti sulla strada ferrata. Treni di Parole si chiude con un bilancio positivo, centrando un risultato importantissimo per la città di Salerno che ha vissuto una due giorni ricca di iniziative.  Il Dopolavoro Ferroviario di via Dalmazia ha ospitato i ferrovieri scrittori che hanno presentato i loro lavori e si sono confrontati sulle proprie opere. I testi, scelti dai componenti del Book club, l’unico presente in Italia nell’ambito della realtà associativa, si sono rivelati ricchi di storie legate al mondo delle ferrovie, ma anche a tanti personaggi che gravitano attorno al concetto di viaggio. Sentimenti, vicende, passioni sono stati i protagonisti di “Treni di parole”.

(da: “LiraTV.it)

DLF Alessandria - Asti